
Originariamente Scritto da
alexeia
Credo che ciò sia legato al contesto.
Da un lato il "tempo libero" è diventato uno dei miti da inseguire, mia nonna diceva che il "tempo libero" ai suoi tempi non sapevano nemmeno cos'era, cioè magari c'era ma non usavano un termine specifico per definirlo. Oggi invece esiste come possibilità, ed esiste un'ampia offerta di modi per impiegarlo. Dovunque ti giri ci sono stimoli, possibilità, cose nuove da provare, che si aggiungono a quelle "normali" - cioè, che sono sempre esistiti - quali lo stare con a famiglia; anche quest'ultima cosa forse ha acquisito più significato, più pienezza in risposta al rarefarsi dei componenti della stessa. Quindi è fisiologico che l'aspirazione sia "Non lavorare, avere tempo libero".
Dall'altro, sono aumentati i ritmi di lavoro, lo stress, gli orari con turni poco gestibili, i lavori in cui se non sei a qualsiasi ora sul pezzo non campi etc.; e anche se hai un tranquillo posto in ufficio, ci si mette il percorso casa-lavoro a far perdere tempo, stressare, inc***are... alla fine non ne puoi più, bastaaaaa!... e speri solo che arrivi il giorno in cui non si lavora.
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